Analisi delle mutazioni dei fattori di coagulazione a Pescara

Questo tumore è tre volte più comune negli uomini che nelle donne e l’età media della diagnosi è intorno ai 70 anni.

L’eziologia del cancro vescicale è tuttora sconosciuta ma si conoscono alcuni fattori predisponenti tra cui il fumo e l’utilizzo di prodotti chimici nell’ambiente di lavoro (es. le vernici industriali).

Il sintomo più comune del cancro vescicale è l’ematuria ossia la presenza di sangue nelle urine (ne soffrono 4 malati su 5). La causa dell’ematuria non è per forza la presenza di un tumore infatti l’80-90% dei pazienti che ne soffrono non hanno il cancro.

La cosa fondamentale è quindi riuscire a distinguere se la causa è il carcinoma vescicale o patologie meno gravi e per farlo si ricorre a diversi test:

• Esame citologico delle urine: si analizzano campioni di urina per ricercare al microscopio la presenza di eventuali cellule tumorali. Sfortunatamente la loro assenza non permette di escludere la presenza di cancro;
• Cistoscopia: è un esame strumentale invasivo che consiste nell’introduzione in vescica, attraverso l’uretra, di un cistoscopio in anestesia locale per ridurre il dolore e il fastidio;
• Test diagnostici non invasivi: permettono una ricerca, in un campione di urina, di marcatori tumorali associati alle cellule maligne. L’assenza di tali marcatori è sufficiente ad escludere, con elevata probabilità, la presenza di cancro vescicale.